3° Episodio - Campionato Inutile delle Sezioni

C.I.S.

Campionato Inutile delle Sezioni



Che cosa è attualmente il CIS? (Campionato Italiano delle Società)

Lo si può definire un “calderone” in cui vengono gettati i risultati delle gare ufficiali di ogni tipo, senza che si possano evidenziare meriti sportivi particolari, soprattutto per quanto riguarda le piccole Sezioni, che vi risultano del tutto anonime. Il CIS sicuramente non può essere definito “Campionato” perché non vi sono applicate le regole fondamentali dello sport agonistico. Basta considerare il regolamento attuale, in cui ogni Sezione è libera di parteciparvi con tutti i tiratori che vuole e in tutte le specialità di tiro di cui dispone. Ne risulta un’ammucchiata indescrivibile nella quale si passa dalle grandi Sezioni, che partecipano con un centinaio di tiratori, alle piccole Sezioni, che a malapena faticano a trovarne una decina. Quale potrà essere l’interesse agonistico per un tale “campionato” nel quale non si rispetta la regola sportiva fondamentale: cioè uguale numero di atleti in campo. Chi ha buona memoria e pratica l’attività sportiva da molto tempo ricorderà che il presente regolamento del CIS deriva dal lontano G.P.S. (Gran Premio delle Sezioni) ideato a suo tempo, “quando Berta filava”, per ripartire fra le Sezioni un monte premi in denaro distribuito in base alla attività globale svolta dalle Sezioni nella pratica agonistica del tiro. Quindi il GPS non è mai stato un “campionato” perché come allora ed ancora oggi non può essere definito tale. Per quanto riguarda poi i premi in denaro essi vanno elargiti per la maggior parte alle grandi Sezioni, e pochissimo alle piccole Sezioni, che con i loro modesti bilanci non sono in grado di competere su queste basi. Quindi come diceva “Gino Bartali”: “gli è tutto sbagliato … gli è tutto da rifare”. A tale riguardo trovo giusto ricordare che sono molto più rispondenti alle regole sportive i Campionati Regionali a Squadre. Per cui a mio avviso sarebbe meglio annullare il CIS così come è attualmente concepito e mettere il relativo monte premi a disposizione per i Campionati Regionali a Squadre. Un Campionato Nazionale delle Sezioni, che rispetti le regole agonistiche dello sport, è ancora tutto da inventare ed il relativo argomento non è mai stato scritto.

Se in tanti anni l’UITS non è stata in grado di affrontare e risolvere questo problema; a mio avviso i motivi possono essere due:

  • Mancanza di sensibilità sportiva;
  • Incapacità dei Tecnici e Consiglieri UITS di partorire idee in grado di affrontare il problema.
Dopo le troppe facili critiche rivolte al CIS, che ripeto non è e non può essere un Campionato, mi pare doveroso segnalare nuove idee intorno alle quali elaborare un nuovo progetto di “Campionato delle Sezioni”. Per adeguarlo alle diverse realtà sezionali, senza che il numero di tiratori necessari per parteciparvi sia eccessivo, bisognerebbe intanto raggruppare le specialità di tiro per affinità, e farne tre gruppi; poi impostare il nuovo regolamento in modo da costituire tre campionati così suddivisi:

Campionati di:

  • Armi lunghe Cal.22 ed aria compressa;
  • Armi corte Cal.22 ed aria compressa;
  • Armi di grosso calibro: lunghe e corte.
Per essere classificati in ciascuno di questi campionati andrebbero considerati validi i migliori risultati ottenuti nelle gare ufficiali dai migliori tiratori di ciascuna specialità di tiro e di ciascuna Sezione. Ogni Sezione all’inizio dell’anno sportivo si potrà iscrivere, a seconda delle sue possibilità, ad uno solo o a tutti e tre i Campionati così come sopra definiti.

Per esempio il numero di tiratori di una Sezione per partecipare al Campionato armi lunghe potrà essere di due per ciascuna delle seguenti specialità di tiro:

  • C.10 (open) n°2 tiratori
  • CLT e CST (open) n°2 tiratori
  • CL3P e CS3P “ n°2 tiratori

Totale di tiratori necessari per non più di 6 tiratori.

Analogamente: Campionato armi corte:

  • P.10 (open) n°2 tiratori
  • P.A n°2 tiratori P.S (open) n°2 tiratori
  • P.L n°2 tiratori

Totale di tiratori necessari: non più di 8.

Campionato Armi di Grosso Calibro:

  • PGC n°2 tiratori AlaT (open) n°2 tiratori
  • AL3p n°2 tiratori F.St.3p n°2 tiratori

Totale di tiratori necessari: non più di 8.

Il numero ridotto di tiratori di punta necessari per partecipare a ciascun Campionato, consentirò a ciascuna Sezione di competere ad armi pari con le altre sezioni (uguale numero di tiratori in campo). La possibilità di ciascuna Sezione di partecipare, secondo le sue potenzialità, a uno dei campionati consentirà ad ogni Sez. di impegnarsi secondo le potenzialità e disponibilità di tiratori. Questa elasticità di partecipazione sarà uno stimolo rivolto ai dirigenti di sezione per cercare di emergere individualmente nel settore di maggiore potenzialità sezionale. Anche una piccola Sezione avrebbe la possibilità di vincere uno dei tre Campionati Italiani così concepiti. Quello che ho prospettato è solo la fase di ideazione e se l’idea sarà giudicata valida, allora i Tecnici UITS potranno passare alla fase di progettazione, cioè potranno perfezionare le regole per poter finalmente passare alla fase conclusiva di disputa del Campionato, o meglio dei Campionati. Io ho gettato il famoso sasso nello stagno ed ora a voi Presidenti di Sezione, se ne avrete voglia, la possibilità di stimolare i competenti Organi UITS perché finalmente si sveglino dal letargo e “fusse che fusse la volta bona”! Sinceramente ho il forte dubbio, che gettare solo “un sasso nelle acque stagnanti della UITS sia sufficiente? Comunque posso sempre dire di averci provato !! Vecchio so di esserlo, ma non ancora rimbambito, e nemmeno rassegnato!

Un caro saluto a tutti i parrucconi (me compreso) del Tiro a Segno Nazionale.

Per ora non ho idea di quale sarà l’argomento della prossima Puntata.

 

Il Presidente Ing. Umberto Lodi